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Un design di conquista

L'Italia, infatti, secondo l'Uami (Ufficio per l'armonizzazione nel mercato interno, istituito nel '93 dall'Unione europea allo scopo di avere un organismo ufficiale per la registrazione di marchi, disegni e modelli industriali) è seconda solo alla Germania per numero di domande di registrazione di disegni e/o modelli comunitari: nel periodo compreso tra il 2003 e l'agosto 2010, il nostro paese ha infatti depositato il 14,7% del numero complessivo di domande di brevetto di design effettuate nella Ue, a fronte del 24,5% raggiunto dalla Germania.
Il design made in Italy è un fenomeno largamente autogenerato, cresciuto in modo spontaneo al di fuori di qualsiasi progettazione, e continuamente alimentato da risorse di natura endogena, imprenditoriali, finanziarie, alla stregua di ciò che è avvenuto per i distretti industriali
Forte caratterizzazione dei prodotti made in Italy dal punto di vista stilistico, in opposizione alle «produzioni di massa»
Promozione di azioni di sistema che amplino la produzione, la diffusione e lo scambio della conoscenza di design, a partire dalle università e dai luoghi della ricerca per arrivare alle imprese, e viceversa, in un processo di alimentazione e circolazione continua
Attuazione di politiche che riconoscano al design la natura di forma particolare di innovazione, trasferibile e finanziabile al pari di quella tecnologica
- Implementazione delle attività di marketing, anche sui mercati internazionali, dei prodotti del made in Italy
Creazione di nuova imprenditoria nel campo dei servizi di design per le imprese
Assenza di politiche di sostegno al design del made in Italy, sia a livello nazionale che a livello locale
Difficoltà di connettere e mettere in rete la creatività e la competenza
Carenza di organizzazione che si traduce nell'incapacità di produrre ricadute distributive e comunicative

Fonte: www.ilsole24ore.comMacerata

October 25, 2010 - Posted by | Uncategorized

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