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Sulle fondazioni operazione trasparenza Ocse

Sull'onda del maxi-scandalo per l'evasione fiscale emersa dopo la clamorosa inchiesta lanciata dalla Germania contro Vaduz, il Dipartimento fiscale dell'Organizzazione internazionale e il Forum Tax Administration, un'oscura sottocommissione diventata improvvisamente la "cabina di regia" informale per lo scambio delle liste dei presunti evasori tra le varie amministrazioni fiscali dei trenta Paesi Ocse, stanno mettendo a punto le richieste da fare al Liechtenstein per eliminare le distorsioni fin qui subìte dalla nazioni più industrializzate del pianeta.
Nel mirino ci sono le Stiftung, le fondazioni che nascono al di fuori del circuito bancario e che possono essere usate come schermo giuridico in caso di inchieste e richieste di dati sia della magistratura sia delle amministrazioni finanziarie dei Paesi dei contribuenti non residenti.
I tecnici Ocse suggeriranno ai rispettivi Governi due obiettivi: il primo, a breve, consiste nella revisione dell'accordo con il Liechtenstein per eliminare i "buchi giuridici" e rendere più trasparenti le Stiftung; l'altro, a medio-lungo termine, per ottenere la collaborazione nello scambio di informazioni penali e anche amministrative (la classica evasione fiscale).
Dal punto di vista del penale tributario, fanno sapere i giuristi dell'Ocse, va ricordato che attualmente molti Stati chiedono la cosiddetta «doppia incriminazione » (è il caso della Svizzera) cioè il soggetto sotto inchiesta deve essere sottoposto a indagine penale sia nel Paese di residenza sia in quello dove ha aperto il conto bancario con il problema che spesso il reato di evasione non scatta come in Italia superando solo una soglia di redditi, ma occorre anche la frode, un reato molto più complesso da dimostrare senza contare la necessità di utilizzare lo strumento della rogatoria internazionale.

Fonte: http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Mondo/2008/02/fondazioni-operazione-trasparenza.shtml?uuid=850a266c-e5ce-11dc-bb10-00000e25108c&DocRulesView=Libero

April 25, 2009 Posted by | Uncategorized | | Leave a comment

In Abruzzo la terra continua a tremare:

ROMA (13 aprile) - In Abruzzo non si scava più: non ci sono più nomi sulle liste dei dispersi e, oltretutto, sono stati abbondantemente superati i limiti di tempo che possano far sperare di trovare persone ancora vive sotto le macerie. Stabilito il rientro in servizio di tutti i dipendenti del Comune dell'Aquila a partire da domani, 14 aprile.
«Tutte scosse registrate all'interno del settore» che si è attivato dopo la prima scossa di 5.8 delle 3,32 nella notte tra domenica 5 e lunedì 6 aprile «e dopo le altre più forti, superiori a 5, ma una un po' più a sud e l'altra un po' più a nord».
Ora salvo che in poche occasioni nei telegiornali non ho quasi mai sentito nominare il nome della ditta /societa' (la Impregilo SpA) che ha costruito l'ospedale mentre, in un servizio di uno dei principali telegiornali, ho sentito dire che dato che i documenti del catasto sono contenuti in una struttura pericolante questi si possono considerare distrutti per cui non si potra' mai sapere i nomi dei responsabili privati e pubblici delle varie costruzioni.
Ferma restando la piena libertà di ognuno di esprimere la propria opinione su fatti che possano interessare la collettività o sugli argomenti specifici da noi proposti, i contributi non dovranno in alcun caso essere in contrasto con norme di legge, con la morale corrente e con il buon gusto.

Fonte: http://www.gazzettino.it/articolo.php?id=54269&sez=ITALIA

April 18, 2009 Posted by | Uncategorized | | Leave a comment